PEUGEOT 308

PEUGEOT 308 ©lucaromano
PEUGEOT 308 ©lucaromano

UN TEST DRIVE MULTISTAGIONE

😉 L’ho tenuta a lungo così con la Peugeot 308 sono passato dall’inverno alla primavera… fossero sempre questi i miei test drive 😉

308 è una multiruolo. Forse la definizione non è quella più appropriata non tanto per la derivazione aeronautica quanto perché nella sua sintesi non può rendere l’idea di quello che è capace di fare la Peugeot 308, sia per gli aspetti dinamici che funzionali. Il tempo che ha passato tra le mie mani è stato abbastanza lungo da includere due stagioni, inverno e primavera. Ciò vuol dire che ho guidato la Peugeot 308 in tutte le condizioni meteo tipiche di quelle settimane. Freddo, pioggia, primi tepori primaverili. Ho visto il mare d’inverno, quando la spiaggia ancora è deserta ma il Sole è caldo da poter stare in maniche di camicia, ho viaggiato in autostrada verso l’Adriatico per guidare in pista la 208 GTi 30th, sono andato in Umbria per comprare l’ultimo olio buono spremuto da olivi di “scoglio”, come dicono a Trevi dove si piccano d’essere quelli della capitale mondiale dell’olio.

Ho guidato tanto ed ho apprezzato tanto la 308. Scettico sin dalla 208 a proposito della nuova filosofia della plancia, quell’iCockpit rivoluzionario che tanto piace a Parigi, qui con 308 mi sono ricreduto. Anche perché qui le dimensioni in gioco per il design della plancia e della strumentazione sono diverse, più generose. La strumentazione “respira” meglio, c’è più spazio, c’è uno stile diverso dell’abitacolo. E’ quello stile che oggi tutti definiscono “minimal”. Ieri era “francescano”, ove si intendeva la mancanza di fronzoli, di orpelli. A volte roba superflua, messa lì tanto per incantare. Poi ti accorgevi che avevi davanti una plancia barocca e che tutti quei pulsanti facevano solo confusione, utili per venderti un frigorifero, non una automobile. Con buona pace dell’industria degli elettrodomestici e massimo rispetto per il Barocco.

Qui trovi tutto pur non essendoci nulla. Quello che serve compare quando serve tra i due strumenti circolari, di grandi dimensioni e, fatto divertente, cambiano di colore quando vuoi guidare sportivo e girano in senso contrario, ossia uno verso l’altro, così quando sei al limite basta un’occhio solo per accorgerti che stai rischiando la patente.

In quei pochi centimetri quadri tra i due strumenti sono visualizzate tutte le informazioni utili e necessarie alla guida, compreso l’avviso che stai arrivando troppo vicino alla vettura che ti precede. E se il solito pirla non ha intenzione di levarsi dalle palle… ecco il segnale acustico che t’avvisa che lo stai “centrando”.

Metto sullo scherzo e sul cazzeggio un aspetto fondamentale della guida, oggi che la densità del traffico è altissima e che, invece del dovuto, il livello di concentrazione alla guida è inversamente proporzionale a causa della maleducata usanza di giocare e telefonare con gli Android o le mele californiane. E’ questa abitudine che può creare la situazione critica dalla quale, forse, si esce proprio con l’ultima chiamata del computer di bordo. (luca romano)

BOOK

 

Credit – Tutte le fotografie e le clip ©lucaromanopix – Vietata la riproduzione e la diffusione su e con qualsiasi mezzo e/o social network senza il consenso scritto dell’autore. Le fotografie sono file con firma digitale. Le fotografie sono protette secondo le norme vigenti in Italia del diritto d’autore.

 

Once Ansel Adams said: “The single most important component of a camera is the twelve inches behind it”.

Leave a Reply