CANON 5D MARK III


Anticipavo, qualche giorno fa, dopo aver usato con intensità la Canon 5D Mark III, che avrei voluto tenerla per il mio lavoro perché è una fotocamera con caratteristiche fondamentali in alcune situazioni. Complementare al corredo usato da sempre. Amo usare una macchina fotografica ed un certo obiettivo, invece di un altro, perché conosco le caratteristiche di un’ottica o di un corpo macchina. Uno verso l’altro e viceversa. Ad ogni immagine, io penso, corrisponda un corpo ed un ottica e non altre combinazioni. Che rappresenterebbero un compromesso rispetto a quella foto, ma solo a quella foto. Alcune fotografie devono essere fatte con Canon altre con Nikon. Perché la luce per esser resa nel modo perfetto e restituire l’atmosfera percepita, è catturata in modi tanto diversi da un marchio e dall’altro. Alcune delle fotografie in questa pagina sono state scattate ad Ischia, al mattino presto o al tramonto. Canon in queste condizioni eccelle per la delicatezza dei toni di cui è capace di catturare ogni sfumatura. L’ottica di 16-35mm f2.8 è un gioiello. La sua apertura costante, ed un setup della 5D Mark III con la sensibilità ISO in automatico, mi hanno permesso di concentrare l’attenzione solo per l’inquadratura. Con la matematica certezza che quell’ottica, e la leggerezza della Mark III, non mi avrebbero dato brutte sorprese nonostante gli scatti a mano libera. Il mio è un lavoro da fare di corsa, in questo Canon è perfetta. E’ “understatement” quel tanto che basta per essere messa in faccia *** al soggetto, ha dimensioni contenute, è leggera. Mi sono divertito, oltre che aver lavorato nel modo migliore. Un po’ di “faccia tosta”, qualche battuta sulla 508 RXH Carrozzeria Castagna, che non è mai passata inosservata, e in un attimo riesci a fare delle foto, extra al lavoro “Le Isole del Golfo di Napoli”, che poi archivi (o pubblichi)* con malcelata soddisfazione. (luca romano)

*** portfolio su piattaforma WordPress

* portfolio su 18×24.it

 

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(9 Maggio 2014) – Intro. La questione è “vecchia”. Un po’ come la storia dell’uovo e della gallina, oppure – parafrasando ancora – parlare/scrivere del sesso degli angeli. Insomma la diatriba tra canonisti e nikonisti è vecchia come il mondo. Io penso sia una questione di feeling. Sintonia con il tipo di immagine che una macchina fotografica, o l’altra, produce, sintonia con la resa cromatica, con le tonalità orientate verso alte o basse temperature colore. Sintonia con le funzioni del prodotto, con le sue specifiche tecniche, che siano rispondenti alle proprie necessità. E poi tutte quelle “feature” che sono attinenti al prodotto, gli accessori ed i servizi correlati, soprattutto se chi compra, usa il mezzo per lavoro.

Ed infine, qui si deve confessare l’inconfessabile c’è l’aspetto feticistico, di culto dell’oggetto, della immagine di marca.

E, siccome “le aziende sono fatte di tante persone“, conta anche il rapporto che si stabilisce con l’azienda. Canon o Nikon che sia. Soprattutto se di quell’oggetto si fa un uso “professionale”.

Si innesta su questo principio un’altra diatriba. Chi la usa per lavoro, la macchina fotografica, afferma che come Canon tratti i professionisti, Nikon neanche se lo sogna. Vero.

Per verificare quanta attenzione Canon riservi ai professionisti, abbiamo voluto fare la prova. La 5D Mark III è in arrivo, in queste pagine le attività professionali che faremo utilizzando come soggetto la Peugeot 208 GTi (diventata, all’ultimo minuto, la ben più impegnativa 508 RXH Carrozzeria Castagna), per un test drive verso le Isole del Golfo di Napoli, e che racconteremo usando la 5D Mark III e la Nikon (D800) del nostro corredo.

In attesa di valutare il risultato e decidere, magari, di “passare dall’altra parte della barricata”.

 

(lr)

PEUGEOT 508 RXH CASTAGNA
PEUGEOT 508 RXH CASTAGNA

(dettaglio…)

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