DRIVING SUBARU FORESTER

Cosa c’entra il ragù d’asino
con la prova su strada della Subaru Forester?

C’entra, c’entra… anzi è fondamentale.
E’ una questione di filosofia di vita, addirittura

IL RAGÙ D’ASINO

 

DRIVING-FORESTER_copy-STEFANO-ENNEVIFOTO
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La cena che precede il test drive della nuova versione della quattro per quattro giapponese è un momento di grande convivialità. Eccellente scelta del posto dove portare gli ospiti, L’Alcova del Frate (a Verona, da provare assolutamente), perché le proposte della cucina sono inconsuete e di alta qualità. L’oste, Massimo Perna, le sa raccontare ed è difficile resistere alla tentazione di provare piatti fuori dell’ordinario. Ho un approccio alla tavola piuttosto tradizionalista e non mi lascio sedurre dalle proposte ‘alternative’. Così quando Massimo illustrando il menu della cena racconta dei bigoli al ragù d’asino resto un secondo perplesso ma nella frazione di tempo successiva ho già deciso. Assaggio il primo con il ragù d’asino. Come dice Andrew Zimmern (Orrori da gustare) “se vi sembra buono, mangiatelo!”

Ho imparato, in questi anni, che il mondo (della cucina e mica solo quello) è diviso in due: chi prova il nuovo e chi va sul sicuro. Io sono uno di quelli che va sul sicuro ma conosco un paio di persone che hanno il gusto della novità e se c’è qualcosa da assaggiare, loro provano. E mi sembra che siano sempre soddisfatti. E’ una questione di filosofia: il gusto delle scoperte e la sicurezza di non cambiare.

Traslare questo principio dalla cucina alle automobili è fin troppo semplice. C’è chi compra sempre la stessa auto, almeno non ‘schioda’ dalla stessa marca, e chi sceglie con cura l’alternativa, scoprendo che – spesso – è meglio, molto meglio, della solita minestra. Tanto per restare in tema di fuochi, fornelli e piatti.

L’offerta commerciale di SUV ‘intermedi’ è ricca, come il menù di un grande ristorante. C’è la possibilità di andare sul sicuro acquistando un prodotto, magari leader di mercato, ma che lascia poco spazio alla scoperta del nuovo ed uniforma il cliente alla massa e c’è la possibilità di fare un acquisto apparentemente più rischioso perché l’automobile scelta è tanto di nicchia. E scoprire che quest’ultima è molto, molto, meglio della prima. A parità di prezzo, prestazioni, consumi, abitabilità, durata nel tempo. Provare per credere: se avete in mente di comprare una quattro per quattro prendete in considerazione la nuova Subaru Forester, ne sarete entusiasti e meravigliati.

E’ come scoprire quanto sia buono un piatto come i bigoli con il ragù d’asino. Gusto forte che resta a lungo in bocca…

Guidare la Forester è la stessa cosa: la senti robusta, affidabile, pronta nello scatto, sicura nella dinamica di marcia. Il fondo stradale a bassa aderenza ti fa un baffo, la trazione integrale, il cambio CVT, il quattro cilindri boxer infondono la tranquillità della certezza di avere sotto controllo ogni aspetto della guida.

E le soddisfazioni di una guida appagante ti accompagnano a lungo nel tempo perché una Subaru dura una vita.
Non è un prodotto ‘consumistico’.

E’ inutile star qui a dire che il sedile di guida è comodo e regolabile secondo la vostra statura: è ovvio. Altrettanto ovvio il fatto che il motore abbia cavalli&coppia adeguati e che i consumi siano stati ridotti rispetto al modello precedente, così come le emissioni. E’ naturale che sia così: quale costruttore proporrebbe un modello nuovo che sia peggiore del precedente? Nessuno!

 

(Leggi sul DLMagazine alcune note tecniche diffuse dall’Ufficio Stampa di Subaru Italia)

FORESTER 2.0XT
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