SKODA YETI

di FEDERICO DI LERNIA

SKODA YETI @ drivelife.it magazine on line
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“Quella cosa là”

Noto anche come Abominevole uomo delle nevi, termine originato da una traduzione giornalistica errata dell’espressione Metoh Kangmi (letteralmente “uomo-orso delle nevi”). Il termine Yeti deriva invece da yeh-teh che significa “Quella cosa là”, l’espressione usata dagli sherpa per indicare la mitica creatura. Quella cosa là…  dà l’idea a qualcosa di imprecisato, di ibrido.

Così, sia che si parli di “uomini delle nevi” metà umani e orsi o della Skoda Yeti il nome risulta decisamente azzeccato. Certo, la Skoda è tutt’altro che abominevole, però il nome rimanda ad un concetto che la piccola SUV esprime a meraviglia, quello dell’adattabilità. Così, se lo Yeti Himalayano è un umanoide in grado di vivere a più di cinquemila metri di quota, la Yeti è capacissima di destreggiarsi nella giungla cittadina cosi come in una vera foresta tropicale. Lo spazio a bordo è molto, l’automobile è piena di scompartimenti poggia oggetti ed è dotata di un ampio portabagagli e di un comodo navigatore, perfetta quindi per le grandi partenze. Le dimensioni ovviamente non la rendono una city car, ma complice il park assist anteriore e posteriore, parcheggiare non è mai un problema. Anche in centro. La posizione rialzata ti fa sentire su un Suv, ma le sospensioni ben a punto consentono una guida più allegra rispetto ai classici sport utility vehicle. Se a questo aggiungiamo un motore 1.6 tdi particolarmente parco nei consumi e dotato di start&stop, abbiamo una perfetta automobile tutto fare.

Un po’ auto da viaggio, un pò berlina compatta, economica come una city car e in grado di dominare la strada come un Suv, è difficile trovare una collocazione alla Yeti. Per noi è “quella cosa là”, fa maledettamente bene il suo lavoro e lo fa low profile, dettaglio non da poco in questo periodo di recessione economica che stiamo vivendo.

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