DRIVELIFE EDIZIONE APRILE 05

TIMELINE 12’ 00” *** AUDI A3 SPORTBACK G-TRON, 03’ 01” – INTERVISTA FABRIZIO LONGO / AUDI ITALIA, 01’ 18” – BMW X4, 02’ 37” – MERCEDES GLA, 01’ 24” – CITROEN GRAND C4 PICASSO ITINERARIO BOLSENA, 01’ 55”

Audi A3 Sportback G-Tron,
con drivelife del 5 Aprile

INTELLIGENTE CONTRADDIZIONE

In realtà la nuova Audi A3 potrebbe essere considerata una distonia della casa di Ingolstad, oppure una contraddizione, forse una contrapposizione “in termini”, insomma qualcosa di dissonante, discordante, di contrario. Perfino di avverso al concetto premium che la casa degli anelli interpreta in maniera esemplare, come – quasi – nessun altro costruttore sa fare. Con buona pace di BMW e Mercedes le cui gamme – sempre più generaliste – “pescano” in mercati e target di clienti davvero molto diversi tra loro, con evidenti “sconfinamenti” verso il basso, per cilindrate, dimensioni e – fondamentale – “allure”.

L’Audi – senza mezze parole – è la “fighetta” del mondo automotive: dalla piccola A1 alla grande A8, qualunque modello “trasuda” eleganza dello stile, fascino degli interni, prestazioni eccellenti. Ed un prezzo così elevato che vien da chiedersi perché spendere tutti quei soldi. Quando con alcune migliaia di euro in meno compri un prodotto – pure dello stesso gruppo – che è altrettanto di qualità e capace di altrettante prestazioni. Se non superiori. Tanto per fare due esempi, all’interno dell’ “impero”. Seat e Volkswagen offrono due modelli eccellenti, la Leon e la Golf, che a parte il marchio ed il nome, hanno molto, tanto, in comune con A3. E costano “una cifra” di euro in meno.

PERÒ NON SONO AUDI. Il cliente, oggi, – nonostante la crisi – quando può (nel senso che il suo 740 lo permette) – non bada a spese ed allora, quando compra, compra Audi. Perché Audi è un marchio, un’automobile, che davvero fa la differenza. Per status. Punto e basta.

Dov’è la contraddizione in termini, la dissonanza, la distonia? E’ nel modello A3 Sportback g-tron. Teoricamente, perché – invece – la Audi A3 Sportback g-tron è l’Audi più intelligente che ci sia.

E’ un’Audi alimentata a gas, il metano. Che vuol dire maggiore autonomia, minori consumi, minor peso, migliori prestazioni, minor costo di gestione. Perché come dice una certa pubblicità, “il metano ti da una mano”. L’Audi A3 Sportback g-tron costa 25.650 euro, anche meno del modello con motore Diesel 105 CV.  Ed anche il prezzo, dunque, è un ulteriore vantaggio. Perché guidi un’Audi, con tutti i valori di meccanica e prestazioni, di immagine, di allure che ogni Audi porta con sé, e con due valenze positive e fondamentali: il prezzo d’acquisto e i ridotti consumi e contenute emissioni.

L’Audi A3 Sportback g-tron è equipaggiata con il motore 1.4 TSFI 110 CV e cambio manuale. C’è anche la versione con il cambio S tronic, ma costa 27.850 euro. Nella versione con allestimento “Attraction” sono disponibili, come principali equipaggiamenti di serie, l’appoggiabraccia centrale anteriore, l’assetto dinamico, l’Audi drive select, i cerchi di 16 pollici a dieci razze con gomme 205/55, gli inserti in micrometallic argento, i sedili in tessuto Marathon, il volante in pelle con quattro razze ed il sistema d’informazioni per il conducente con display monocromatico.

Dei dettagli tecnici ne scriverò più tardi, intanto due righe su come va l’Audi A3 Sportback g-tron. L’ho guidata per circa settanta chilometri sulle strade della Val d’Adige (bellissima, come sempre) tra curve, tornanti ed allunghi. La differenza rispetto al modello con motore a benzina non c’è, non te ne accorgi proprio. La vettura non soffre di problemi di erogazione della coppia e della potenza, è fluida nella marcia, brillante sullo spunto e nella ripresa anche con la marcia alta. In Audi tengono a sottolineare che grazie alla progettazione che ha tenuto conto della necessità della riduzione di peso, sono riusciti ad ottenere questi risultati di performance su strada. Ad esempio, un risparmio di chilogrammi importante, è ottenuto con l’inserimento di un serbatoio non metallico per il gas metano: solo questo ha permesso un risparmio di ben cinquanta chili, sul complessivo della automobile.

Su strada mi sono accorto di viaggiare con il motore alimentato a gas solo quando ho guardato la strumentazione dove l’indicatore del livello del metano campeggia con un bell’indicatore verde brillante. Che – per la verità – un po’ per la guida “brillante” ed un po’ per le dimensioni del serbatoio stesso – si muove verso il basso con una altrettanto brillante rapidità di discesa. Il serbatoio di metano permette un’autonomia superiore ai trecento chilometri, Audi dice 400, (è dunque piccolo, ecco perché va giù subito) che sommata a quella garantita dal serbatoio della benzina, offrono un complessivo di quasi 1.200 chilometri di viaggio.

(luca romano)

Seguono due note “incollate” dalla cartella stampa dell’Audi A3 Sportback g-tron che descrivono bene il nuovo serbatoio del gas nell’A3,

Nella Audi A3 Sportback g-tron, la prima vettura a metano del Marchio prodotta in serie, emerge tutta la competenza tecnologica Audi: dalla tecnologia ultraleggera ai sistemi di assistenza passando per l’ultima evoluzione dell’infotainment. Rappresenta la nuova evoluzione della tecnologia CNG (CNG = Compressed Natural Gas), incluso l’immagazzinamento del carburante. I suoi due serbatoi alloggiati sotto il pianale del bagagliaio hanno una capacità di circa sette chilogrammi di gas ciascuno; essenzialmente occupano lo spazio della ruota di scorta e riducono solo di poco il volume del bagagliaio.

Questi serbatoi, al cui interno si trova il gas a una pressione di 200 bar, sono realizzati secondo la strategia Audi della costruzione ultraleggera: pesano il 70% in meno rispetto alle normali bombole d’acciaio, cioè 27 chilogrammi in meno ciascuno. Sono disposti secondo una configurazione innovativa: lo strato interno è composto da una matrice in poliammide a tenuta di gas; a questo si aggiungono un secondo strato in materiale composito in fibra di carbonio (CFRP), che garantisce la massima resistenza, e un terzo strato in vetroresina (VTR), che assicura protezione dai danni esterni. Il legante dei materiali rinforzati con fibre è la resina epossidica.

Una seconda caratteristica peculiare della Audi A3 Sportback g-tron è il regolatore elettronico della pressione del gas. Si tratta di un componente leggero e compatto che può ridurre a 5-9 bar l’alta pressione a cui il gas fuoriesce dalle bombole. In questo modo nel rail del gas e nelle valvole di aspirazione è sempre disponibile la pressione giusta: bassa per una marcia efficiente ai regimi inferiori, più alta quando si desiderano maggiore potenza e più coppia.

Quando con circa 0,6 chilogrammi di gas residuo la pressione all’interno del serbatoio scende sotto i dieci bar, la gestione motore passa automaticamente al funzionamento a benzina. La Audi A3 Sportback g-tron è bivalente. Nel nuovo ciclo di marcia europeo, a gas ha un’autonomia superiore a 400 chilometri e a benzina ne può percorrere altri 900, raggiungendo quindi un’autonomia complessiva paragonabile a quella di un motore TDI. Nel sistema d’informazione per il conducente viene visualizzato il consumo momentaneo; due indicatori nel cruscotto indicano il livello di riempimento dei serbatoi, i cui bocchettoni di riempimento si trovano sotto uno sportellino comune. (fonte, Ufficio Stampa Audi Italia)

Foto della galleria: (C)SimonPalfrader/RED/AudiItalia
Foto da Instagram: (C)luca romano

BMW X4

DIFFICILE NON PORSI DOMANDE GUARDANDO LA NUOVA BMW X4
È UNA X3 PIÙ GRANDE, OPPURE UNA X6 PIÙ PICCOLA?
E POI… MA APPARTIENE ALLA FAMIGLIA DELLA X6?
O QUELLA DELLA X3?
PERCHÈ SE LE DIMENSIONI SONO INTERMEDIE,
LO STILE È QUELLO DELLA GRANDE X6
E ALLORA?BMW-X4-FIANCATA-DESTRA

 

DURATA, 02’ 37” –  Ecco, e allora? Da dove cominciamo? Dalla X3 o dalla X6? Bella domanda! Una risposta impossibile da articolare pensando solo al modello in sé. Ben diverso il discorso pensando a BMW X4 integrata in una gamma di automobili prodotta da un costruttore che vende le sue vetture su tanti mercati.

La saggezza popolare dice: chi la vo’ cotta e chi la vo’ cruda.

Ecco proprio per rispondere ai desideri di tanti mercati ed altrettanto diversi tra loro BMW sta modificando la composizione della gamma. Le automobili, con il cambio di famiglia/nome – X4, Serie 4 Coupé, Serie 4 Cabriolet, Serie 4 Gran Coupé, oppure la Serie 1 vs la Serie 2 – in realtà sono “traslate” verso l’alto. Con i suoi nuovi modelli BMW sta generando di fatto spazi vuoti che riempie con altri suoi modelli che pesca nelle fasce più basse. E se la convivenza finisce, bene, ci sono mercati emergenti, e ancora non maturi, dove una Serie 3 rappresenta ciò che rappresentava in Italia vent’anni or sono.

Per semplificare, è un po’ come ha fatto il Gruppo PSA con il marchio Citroen. Fiutando l’affare i francesi hanno creato una gamma parallela, premium, che si distacca per stile e per dimensioni, dalla gamma normale. A Parigi sono entusiasti. Si sono accorti che c’è spazio per tutte e due le gamme.

BMW con il cambio di nome da “pari” a “dispari” sta facendo la stessa cosa. La serie pari è più grande della dispari (X4 vs X3, per esempio) ma convivono, per ora, sul mercato. O meglio, nel nostro forse no, una morirà lasciando vivere l’altra, ma nell’interezza dei mercati dove BMW è presente le due gamme continueranno a generare profitti, bei profitti. Perché, a leggere i comunicati stampa che arrivano, gli utili – ed il numero di BMW vendute – vanno a gonfie vele.

Perché BMW deve “pensare” alla sua gamma di prodotti non più in funzione di capacità produttiva, costi di investimento per un prodotto da vendere con il vecchio principio: questo costruisco e questo ti compri, se vuoi… altrimenti…

Ora no, il cliente ha sempre più ragione e vuole la BMW su misura per lui.

E pensate che il magnate americano, il ricco avvocato europeo o il tycoon cinese vogliano la stessa BMW…

no, no, no… pago? Pretendo!

Ecco, appunto: chi la vo’ cotta e chi la vo’ cruda.

Gran cappello – ero “ispirato”, non avendo niente di meglio, e più divertente, da scrivere – per introdurre la nuova BMW X4. Questo è il mio pensiero, liberi di averne uno diverso e, magari opposto.

BMW apre il suo comunicato stampa con i dati di consumo ed emissioni. Segno di attenzione alla moda di oggi. Comunque, eccoli. Da 8,3 a 5 litri di carburante per cento chilometri con emissioni da 193 a 131 grammi per chilometro. I valori sono riferiti ad un modello equipaggiato con pneumatici (optional) a basso coefficiente di rotolamento e cerchi in lega di 17 pollici, tipo Streamline styling 306. Così vi vendono pure il pacchetto extra per farvi consumare meno ed emettere di conseguenza.

Tecnicamente – scrivono in BMW – la X4 deriva dalla X3 (!) ma si differenzia da questa per il suo “carattere unico decisamente sportivo e una dinamica di guida nettamente potenziata”.

Carattere sottolineato dallo stile, in particolar modo dai nuovi gruppi ottici. Per la verità, davvero molto belli e “cattivi”. Loro scrivono: “massima presenza sulla strada”. Che vuol dire, “levati, devo passare“. E smentitemi se non è così quando una BMW si affaccia nello specchietto retrovisore della vostra automobile “non premium”. Eh, il target! Meriterebbe una “bibbia” a parte, altro che un post.

Comunque, detto dello stile e della sua presenza in strada, è il tempo della composizione della offerta di motori per la nuova BMW X4.

Eccola, ricopiata “pari-pari” dalla documentazione stampa.

 “Per favorire il carattere brioso della nuova BMW X4 sono a disposizione tre motori a benzina e tre propulsori diesel della famiglia di motori BMW EfficientDynamics che coprono un arco di potenza da 135 kW/184 CV a 230 kW/313 CV e soddisfano tutti la norma antinquinamento Euro 6. Nei modernissimi propulsori, la tecnologia BMW TwinPower Turbo garantisce delle eccellenti prestazioni di guida, accompagnate da consumi minimi. Per esempio, la motorizzazione a benzina top di gamma, montata nella BMW X4 xDrive35i (consumo di carburante nel ciclo urbano/extraurbano/combinato: 10,7/6,9/8,3 l/100 km; emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 193 g/km) eroga dei potenti 225 kW/306 CV e mette a disposizione una coppia massima di 400 Nm. La BMW X4 xDrive 35i accelera da 0 a 100 km/h in 5,5 secondi. Analogamente, la BMW X4 xDrive35d si presenta altrettanto performante nell’erogazione di potenza e nell’efficienza a livello di CO2 (consumo di carburante nel ciclo urbano/extraurbano/combinato: 6,7/5,5/6,0 l/100 km; emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 157 g/km). Il suo sei cilindri in linea da 3.000 cc eroga 230 kW/313 CV e sviluppa una coppia massima di 630 Nm. La BMW X4 xDrive35d accelera da 0 a 100 km/h in 5,2 secondi. Però anche la nuova generazione di motori diesel da 2.000 cc montata nella BMW X4 xDrive20d (consumo di carburante nel ciclo urbano/extraurbano/combinato: 5,8–5,4*/5,1–4,8*/5,4–5,0* l/100 km; emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 141–131* g/km) con cambio Steptronic a otto rapporti definisce dei primati a livello di consumo di carburante e di emissioni di CO2. Il suo quattro cilindri eroga 140 kW/190 CV e mette a disposizione una coppia massima di 400 Nm.” (Testo fornito dall’Ufficio Stampa di BMW Group Italia).

 

 

CLASSE GLA, INVERSIONE DI RUOLI

LA GLA È SUL MERCATO ITALIANO, PER ORA QUATTRO LIVELLI DI POTENZA, TRE ALLESTIMENTI E DUE LIVELLI DI PERSONALIZZAZIONE EXTRA: “NIGHT” E “EXCLUSIVE”GLA-POSTERIORE-AUTOSTRADA

 

DURATA, 01’ 24” –  Se la Classe A, della quale leggete i pensieri in occasione di un fortuito incontro, dava l’idea della potenza industriale germanica, quella di Stoccarda in particolare, la GLA rappresenta quella espressione all’ennesima potenza.

Nel senso che in GLA il costruttore ha riversato ogni sua competenza tecnica e di stile ribaltando le sue stesse regole che volevano le grandi ammiraglie (la Classe S, e prima ancora le “500”) quali portabandiera, benchmark, pietre miliari, punti di riferimento, per il mercato – e la tecnica – automotive.

Oggi non è così. E’ il contrario. A Classe A e GLA, ora, è stata delegata la missione di essere le capostipite di un nuovo corso di Stoccarda. Sempre più generalista, anche se premium.

Ed in questo senso nei prossimi anni sarà sempre più ampio il divario tra le Classi di Mercedes. Le grandi Mercedes e le piccole Mercedes. Perché sono profondamente diversi i due tipi di clienti di Mercedes. Da una parte, nelle fasce più ampie in termini di numeri di vendita, i clienti che comprano Classe A, GLA, CLA e sconfinano in Classe C. Dall’altra quelli che comprano Classe E e prendono in considerazione le fasce alte, definiamole “super-premium”, tipo la Classe S, CLS, SL, SLR. Del resto se spendete più di centomila euro, lo fate per le prestazioni, per la tecnica, ma anche per sottolineare la vostra differenza. E ricercate un prodotto che sia ricco di fascino, di “allure”. Prerogativa delle primedonne, quindi, generalmente, la Classe S. Quella “regina”.

È la forbice che si allarga. Il mercato del lusso aumenta – così dicono i numeri – e i numeri delle grandi automobili vendute aumenta di conseguenza. Più clienti ma sostanzialmente il target non cambia. Nel senso che i ricchi, quelli veri – con la “R” maiuscola – compravano e continueranno a comprare le grandi Mercedes. Per gli altri: avanti, si accomodi in concessionaria. Dalla “A” alla “C”, c’è la Mercedes per voi…

Anche se, a proposito del target, val la pena di spendere due righe. Classe A (la prima, quella con lo sviluppo più verticale) è stata la Mercedes che ha conquistato il cuore delle donne. Hanno fatto centro sul pubblico femminile in modo da “manuale”. La forte preponderanza di preferenza non si verificherà con la nuova Classe A. Del resto: lo vedete in queste foto della GLA, quanto sia forte, dominante, mascolina.

Perché questa scelta? Perché in Mercedes, dopo il tremolio del baffo di Dieter Zetsche, hanno deciso che quel ruolo sarà il compito della nuova Smart quattroporte, nota – per ora – con il nome di Smart FourJoy, e che arriverà alla fine dell’anno.

Un gran lavoro preparatorio, Smart Angels, per esempio, per far decollare la compatta cittadina e conquistare le quote di mercato che la precedente versione, la FourFour, non ha saputo attirare.

Una corretta diversificazione di prodotto: Classe A, e derivati, con l’occhio al target maschile, che poi “tiene famiglia” e con smart, più fighetta e modaiola, si strizza l’occhio ad un altro target, quello femminile, quello dell’aperitivo in centro, ancora troppo giovane per ragionare in termini di famiglia ed impegni importanti. Insomma, gente che – giustamente – vuole pensare a godersi la vita. E fanno bene, per le responsabilità della famiglia… c’è tempo!

GLA è arrivata sul mercato italiano in questi giorni. Gran daffare in concessionaria perché è stato deciso il lancio della GLA, della Classe C e l’iniziativa Smart Angels proprio nello stesso fine settimana, l’ultimo di Marzo. Pare che le concessionarie siano state “prese d’assalto” come da tempo non accadeva. Meglio così.

GLA è proposta con due motori benzina di 1.6 e 2.0 litri con potenze, rispettivamente, di 156 e 211 cavalli. Sono le versioni GLA 200 e GLA 250. Affiancate dalle due GLA 200 CDI e GLA 220 CDI con 136 e 170 cavalli. Tutti i motori sono “start&stop” e rispettano la norma Euro6. Equipaggiamenti disponibili con i livelli Executive, Sport e Premium (!!!) ed ulteriore possibilità di personalizzazione comprando le estensioni extra “Night” e “Exclusive”.

Che GLA strizzi l’occhio alla famiglia lo dichiara il volume del bagagliaio: configurazione standard con 421 litri, è immenso per la categoria, fino a 1235 litri con gli schienali del sedile posteriore abbattuti. E pure i consumi sono “familiari”. A partire dalla soglia psicologicamente importante dei 4,3 litri di gasolio per cento chilometri.

Per i prezzi… visitate il concessionario Mercedes.

 

CITROEN GRAND C4 PICASSO

ITINERARIO ITALIANO, BOLSENA nuova-citroen-grand-c4-picasso-eletta-monovolume-dellanno-dalla-rivista-what-car-61747

di Nicoletta TRIGGIANI

DURATA, 01’ 55” –  Questa settimana la destinazione da raggiungere con Grand C4 Picasso, la super monovolume di Citroen è il Lago di Bolsena. Un itinerario che si può fare in una giornata, partendo dalla Capitale. Più impegnativo ma solo per il tempo di viaggio se la partenza è dalle grandi città del Nord o da assolate province del Sud.

Comunque un itinerario che percorso al volante della Grand C4 Picasso offre un’esperienza magnifica per panorami e per il confort di bordo dell’ultima monovolume francese, che per il sedile del passeggero anteriore ha persino la funzione “lounge”. Diversa dalla Picasso, la Grand C4 offre sette posti ed un bagagliaio davvero capiente: fino a 700 litri.

Bolsena è il posto ideale dove poter gustare antiche ricette di lago, è ricca di testimonianze storiche, etrusche e romane, offre numerose attività legate all’ambiente e alla natura ed anche la città dei Misteri e di antiche tradizioni.

A Bolsena puoi trascorrere una vacanza meravigliosa all’insegna del relax, del divertimento, della riscoperta della storia e delle antiche tradizioni del borgo medievale.

Questi luoghi incontaminati nei quali il tempo sembra essersi fermato, accolgono il turista con il proprio calore e la propria bellezza.

Bolsena non offre soltanto una varietà di paesaggi, ma anche molte feste popolari e tradizionali come l’Infiorata del Corpus Domini – tappeti e quadri floreali realizzati con un’intera giornata di lavoro sia nelle piazze principali che nei vicoli del quartiere medievale – e i Misteri di Santa Cristina: una Sacra Rappresentazione Antichissima che coinvolge più di cento figuranti con scene mute e immobili su palchi preparati nelle cinque piazze principali. La festa termina sempre con spettacolari fuochi d’artificio sul lago che creano uno scenario meraviglioso e indimenticabile. Tra gli altri importanti appuntamenti: la Festa delle Ortensie, il terzo fine settimana di giugno, la Biennale Bolsena Ricama e la Festa Medievale il secondo fine settimana di Agosto e la Rassegna di Musica e Danza Classica: Emozioni d’Estate.

Imperdibili ed affascinanti sono i numerosi luoghi di interesse storico-culturale come il Museo Territoriale del Lago di Bolsena realizzato nella Rocca Monaldeschi, la Basilica di Santa Cristina, le Catacombe, gli Scavi Archeologici, il Teatro S. Francesco, il Piccolo Teatro Cavour, la Galleria d’Arte e dal 2011 l’Acquario di acqua dolce unico nel suo genere nell’Italia Centrale.

Nuova GRAND C4 Picasso è un’auto dallo stile unico, nettamente diversa dalla versione 5 posti e che mostra un nuovo equilibrio tra spazio a bordo e fluidità delle linee. L’efficienza della nuova piattaforma modulare EMP2 garantisce la miglior sintesi tra modularità, abitabilità e accessibilità presente sul mercato. Emissioni di CO2 record, con una versione da solo 98g/km.

Grand C4 Picasso ha inaugurato anche la nuovissima tecnologia BlueHDi con una versione equipaggiata con il motore di 150 cv di potenza, che emette solo 110g/km di CO2 in linea con la norma Euro6.

(Per la parte “turistica”, copy Visit Bolsena del Comune di Bolsena)

 

 

 

 

 

 

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